Protagonista un artigiano di 70 anni residente a Rubiera in provincia di Reggio Emilia. L’uomo è risultato avere alle proprie dipendenze 23 collaboratrice familiari, due delle quali grazie all’attività fittizia prestata hanno percepito indennità dall’Inps, una l’indennità di maternità l’altra gli assegni familiari.
In realtà è una truffa all’Inps secondo i Carabinieri del Nucleo dell’Ispettorato del lavoro di Reggio Emilia che hanno messo fine al giro di assunzioni “fantasma” identificando il responsabile della frode.
Con l’ipotesi di accusa di truffa aggravata e contraffazione di documenti di soggiorno l’artigiano è stato denunciato. Le indagini erano state avviate a seguito di una segnalazione dell’Inps. Tutte le assunzioni erano fittizie, e servivano per regolarizzare le clandestine, in prevalenza tunisine e marocchine.
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