L’operazione “Spiagge Libere” ha consentito alla Polizia di Palermo di fare luce su un sistema di corruzione legato alla gestione degli stabilimenti balneari sulla costa di Cefalù.
L’indagine ha coinvolto funzionari pubblici e noti imprenditori del settore turistico della zona,destinatari di provvedimenti restrittivi.
Per tutti, l’accusa è di aver consolidato un sistema per cui, in cambio di favori e prebende,veniva garantito a un unico soggetto il controllo e la gestione imprenditoriale in regime quasi monopolistico delle strutture balneari.
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