L’operazione è scatta nelle prime ore del mattino, in diverse province della Lombardia e anche del Piemonte. L’accusa contestata è quella di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale.
L’operazione congiunta Ros-Digos, in provincia di Lecco, ha portato all’arresto di 6 persone. Sceondo gli investigatori erano pronti a partire per la Jihad nei territori di guerra siro-iracheni. Tra i presunti estremisti islamici c’è anche una coppia che voleva portare con sé i due figli di 2 e 4 anni.
Tra i destinatari della misura restrittiva, emessa dal gip di Milano anche un marocchino di 23 anni, residente in provincia di Varese. Il soggetto, fratello di un foreign fighter espulso dall’Italia nel gennaio 2015 con un provvedimento emesso dal Ministro dell’Interno per motivi di terrorismo, si sarebbe dovuto unire alla coppia.
Le tre persone arrestare erano in contatto con altri due coniugi già residenti in provincia di Lecco, partiti verso la regione siro-irachena nel febbraio 2015, anch’essi raggiunti dal provvedimento cautelare così come una loro parente, che si è adoperata per mettere in contatto questi ultimi con gli aspiranti combattenti.
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