“Accogliamo con soddisfazione una sentenza che mette fine a un contenzioso durato tre anni, dando ragione al Comune sul punto decisivo: il permanere, e anzi l’aggravarsi, di una situazione di emergenza abitativa dovuta all’alto numero di sfratti per morosità e povertà degli inquilini rende ingiusta e non motivata la decisione della Regione di non consentire, come avvenuto in precedenza, di ampliare dal 25 al 50% la quota annuale di alloggi assegnabili in deroga per le famiglie in graduatoria che sono state sfrattate”. Così l’assessore alla Casa del Comune di Milano Daniela Benelli commenta la sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di Palazzo Marino contro la delibera regionale.
I giudici della Quinta sezione, infatti, oltre ad aver chiarito che la “cadenza annuale e semestrale dei bandi non riesce a fronteggiare” l’emergenza abitativa, hanno ritenuto fondato l’appello del Comune nella parte in cui denuncia “l’irragionevolezza del provvedimento regionale” di fronte alla situazione di disagio abitativo con cui i Comuni debbono fare i conti e dato il fatto che la stessa Regione aveva riconosciuto per anni i presupposti della deroga. “Abbiamo voluto portare fino in fondo la nostra azione giudiziaria – ha spiegato Benelli – convinti delle nostre ragioni e della ingiustizia del diniego regionale che ha sottratto al Comune uno strumento prezioso per affrontare l’emergenza e che soprattutto ha danneggiato tante famiglie in condizioni disperate”. Ora si apre un nuovo scenario. “Presenteremo immediatamente alla Regione la nuova richiesta di deroga per l’anno 2016 – annuncia Benelli -. Confidiamo che la Regione si attenga alle disposizioni della sentenza sia nel rispondere alla nostra richiesta sia nell’orientare di conseguenza la nuova legge regionale sulla casa, in discussione in Consiglio regionale, e il nuovo regolamento. Il sovraccarico burocratico imposto ai Comuni impedisce di rispondere con la necessaria tempestività e flessibilità alle situazioni di emergenza che purtroppo, con il perdurare della crisi economica, da anni i Comuni affrontano quotidianamente con strumenti e risorse limitate. Siamo contenti che la nostra tenacia nel difendere le ragioni del Comune, e di tutti i Comuni, metteranno la nuova amministrazione in condizione di affrontare con uno strumento in più il fenomeno dell’emergenza sfratti”.
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