Giulio Murolo, 49 anni, il 15 maggio 2015, dal balcone della propria abitazione, a Secondigliano, sparò all’impazzata uccidendo 5 persone e ferendone altre 5.
Il quarantenne aveva tentato il suicidio tre giorni fa nel carcere di Poggioreale dove era detenuto, prendendo alcune pillole ed era stato portato all’ospedale Loreto Mare. Ricoverato in un primo momento nel reparto Medicina, per l’aggravarsi della sue condizioni era stato poi trasferito in Rianimazione dove è morto.
L’uomo era un tiratore scelto, non aveva precedenti penali e in casa, in via Miano, oltre ad alcuni fucili da caccia regolarmente detenuti, aveva anche un fucile mitragliatore Kalashnikov – con matricola abrasa – e due machete. La sparatoria avvenne dopo un litigio di Murolo con i vicini per alcuni panni stesi ad asciugare.
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