La Squadra Mobile ha sgominato una banda composta da 4 persone di origine romena -tutte imparentate- che reclutava e poi induceva alla prostituzione giovani connazionali. A capo dell’organizzazione c’era una donna di 61 anni, da tempo residente a Genova, che obbligava la figlia e la nipote a prostituirsi. Parte del ricavato del meretricio veniva utilizzato dall’anziana per andare a giocare al Bingo.
I quattro cercavano giovani di famiglie umili che vivevano in stato di indigenza. Gli arrestati sono: Marioara Muntean, detta “Mariana”, 61 anni, Maria Loredana Muntean, detta “Dana”, 40 anni, Nicolae Carol Muntean, detto “Nicu”, 35 anni, e Lajos Claudiu Molnar, detto “Loicica”, 29 anni. Tutti sono nati a Hateg in Romania.
La banda faceva lavorare anche una ragazza al settimo mese di gravidanza. L’indagine è partita un anno fa dalla denuncia della terza figlia della sessantenne, madre della ragazza obbligata a prostituirsi. L’inchiesta è stata condotta, anche con intercettazioni, dalla Mobile. Gli arrestati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al reclutamento, induzione e favoreggiamento della prostituzione.
Per fare guadagnare più soldi alle prostitute, la donna obbligava le ragazze ad assecondare i clienti su ogni richiesta e ad avere rapporti sessuali non protetti. Parte dei guadagni venivano inviati in Romania mentre altri investiti in gioielli.
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