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Il ‘Welfare di Rete’, riorganizzazione dei servizi sociali e sviluppo della figura del Case manager

È organizzato nell’ambito del progetto ‘Si Può Fare!’ sostenuto da Ente Cr Firenze che prevede corsi di formazione per giovani disoccupati. La dizione ‘lavoro di rete’ è entrata sempre più nel gergo degli operatori sociali, specie da quando con il welfare mix si sono andati moltiplicando i soggetti cui è riconosciuto titolo ad intervenire nell’ attività dei servizi alla persona. Con questo termine ci si riferisce, in genere, all’auspicabile coordinamento di questi numerosi attori, fra i quali vengono inclusi anche non professionisti. A loro è dedicato un percorso formativo e consulenziale che coinvolgerà oltre 150 operatori dei servizi sociali sia del Comune di Firenze che del privato sociale (associazioni e cooperative che operano nell’ambito del welfare fiorentino). Un seminario introduttivo a questo percorso si terrà domani, venerdì 22 gennaio dalle 9 alle 13 al Palagio di Parte Guelfa proprio in una ottica di rete multidisciplinare. È previsto il saluto dell’assessore comunale al welfare Sara Funaro e del direttore dell’Ente Cassa Firenze Gabriele Gori. L’evento è organizzato nell’ambito del progetto ‘Si può Fare!’, sostenuto dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che attraverso un sistema integrato di azioni offre percorsi di reinserimento professionale per giovani disoccupati e/o inoccupati in condizione di esclusione sociale. Sono previste, in particolare, le seguenti azioni: erogazione di 4 corsi di formazione professionale per 40 giovani disoccupati; 420 ore di work experience in azienda e 320 ore di counselling aziendale. Il ‘lavoro di rete’ non è solo un generico agire insieme e neppure significa solo operare in maniera coordinata. Il suo elemento essenziale consiste nel ruolo di ‘guida relazionale’ dell’ operatore sociale che aiuta le persone coinvolte in un problema ad individuare esse stesse la soluzione adatta per loro. In questa cornice il ruolo dell’assistente sociale e degli altri professionisti dell’aiuto può trovare nuovi significati, focalizzando principi e azioni che mirano a facilitare un lavoro sinergico ed efficace, che tenga conto delle aspettative, delle percezioni e delle capacità di tutti gli attori interessati. Il percorso che viene esaminato nel seminario mira ad affrontare questi temi applicandoli al contesto dei servizi sociali pubblici e al Terzo settore, attraverso il coinvolgimento degli operatori che agiscono a diversi livelli: dai policy makers, ai manager, ai field workers. Il percorso formativo è guidato da Fabio Folgheraiter e da Valentina Calcaterra del Gruppo di ricerca Relational Social Work dell’Università Cattolica di Milano e del centro studi Eriksson. Il progetto è realizzato da Formazione Co&So in collaborazione con l’Università e il Comune di Firenze.

Redazione

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