L’istituzione di un marchio d’area per il miele prodotto nel Parco fluviale Gesso e Stura e l’individuazione di una serie di postazioni per la collocazione di alveari a scopo produttivo sono l’esito di un percorso di valorizzazione dell’apicoltura locale intrapreso dal Comune di Cuneo con la collaborazione tecnica di Aspromiele Cuneo, e che vede coinvolti anche gli altri nove Comuni di Borgo San Dalmazzo, Castelletto Stura, Centallo, Cervasca, Montanera, Roccasparvera, Roccavione, Sant’Albano Stura e Vignolo facenti parte dell’area protetta.
Per quanto riguarda il marchio, a partire dal 1° gennaio 2016 gli apicoltori interessati possono acquistare i bollini da apporre sulle confezioni di miele proveniente da apiari collocati nell’area protetta e prodotto secondo le indicazioni contenute nel Disciplinare tecnico di produzione, al prezzo unitario di euro 0,06. Le etichette, che sono identificate da un numero progressivo, ma non hanno scadenza, verranno rilasciate nei quantitativi richiesti dagli apicoltori, o comunque in numero proporzionale alla produzione di miele stimata. Relativamente alle postazioni per apiari sul territorio del Parco è invece possibile richiedere la concessione d’uso di determinate aree per l’anno 2016 al costo di euro 50,00 ciascuna.
Fin dal 2008 il Parco ha avviato alcune iniziative di ricerca legate all’apicoltura locale, tra cui uno studio conoscitivo da parte dell’Università di Torino, precisamente il Dipartimento di valorizzazione e protezione delle risorse agroforestali, visto l’importante ruolo che svolgono le api in campo ecologico con l’impollinazione per il mantenimento della biodiversità ed il monitoraggio della situazione ambientale, nonché in campo economico come attività integrativa della produzione agricola. Con queste ultime iniziative si intende dare visibilità e pregio alle produzioni e alle aziende locali e, parallelamente favorire il miglioramento qualitativo e quantitativo delle produzioni degli alveari.
Del resto il miele rappresenta un prodotto fortemente legato al territorio di provenienza tant’è che è proprio l’area di produzione a determinarne le caratteristiche e talvolta l’unicità: nel Parco fluviale Gesso e Stura, in particolare, si possono ricavare mieli di tarassaco, acacia, ailanto, castagno, ciliegio, melata di metcalfa, tiglio oppure il millefiori se proviene da nettari raccolti su fiori diversi.
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