Il sub aveva 44 anni. In base alle prime ricostruzioni, l’uomo si sarebbe immerso insieme ad altre 7 persone a Cala Cupa. Una volta risalito Alessandro Fiordiponti ha iniziato ad accusare i primi problemi cardio-respiratori. Trasportato sulla scogliera ancora vivo gli è stato praticato un massaggio cardiaco, da parte del personale del centro diving. Poco dopo sono arrivati anche un medico della società Micoperi, che ha lavorato al cantiere della Concordia, il 118 e l’elisoccorso Pegaso, ma per il romano non c’è stato nulla da fare.
Il corpo di Fiordiponti è all’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Dio di Orbetello. Sarà l’autopsia, disposta dal pm Marco Nassi, a stabilire le cause della morte.
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