Le vetture travolte erano parcheggiate davanti ad una piccola baita vicina ai tracciati delle piste da sci, pochi km sopra San Vito di Cadore.
L’altra vittima è stata rinvenuta durante le ricerche del compagno della donna estratta dalla sua macchina trascinata dalla frana del torrente Rusecco. Un cadavere era un chilometro circa sotto la briglia dove si è fermata l’auto della coppia, l’altro molto più a valle.
La donna pensava che il marito fosse imprigionato nella vettura, ma i Vigili del Fuoco, raggiunta l’auto, hanno trovato l’abitacolo vuoto. L’auto dei due polacchi era parcheggiata con altre davanti una piccola baita a pochi km da San Vito, nei pressi delle piste da sci. La violenza della frana le ha portate via, scaraventandole sul greto del Rusecco.
La frana, innescata dall’esondazione del torrente, che ha fatto tracimare un bacino di contenimento dei detriti alluvionali, ha travolto anche un ponticello lungo la pista ciclabile di San Vito. I detriti sono arrivati a ridosso di un’abitazione.
La frana ha invaso la statale Alemagna, isolando così anche Cortina d’Ampezzo, e ha raggiunto un’abitazione, dove non c’era nessuno, innescando allagamenti e colate di fango che hanno interessate altre case ed esercizi commerciali. Travolto anche un piccolo ponte lungo la pista ciclabile di San Vito.
Un’altra frana è scesa a valle nella zona di Borca di Cadore, a Cancia ed una terza si è scaricata nei pressi di Auronzo, ricoprendo la strada regionale 48 delle Dolomiti. Qui il fenomeno è stato provocato dalla tracimazione del torrente Giralba.
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