Secondo quanto accertato dai Carabinieri di Clusone, lo straniero per 7 mesi, dallo scorso settembre alla fine di marzo, ha costretto i ragazzini a consegnargli piccole somme di denaro, tra i 5 e i 10 euro, e in alcune circostanze sono stati aggrediti e picchiati per convincerli a mollare i soldi.
In manette, su ordine del tribunale dei minori di Brescia, è finito un immigrato marocchino, 15 anni, anch’egli studente dell’istituto scolastico, che adesso si trova agli arresti domiciliari in una struttura protetta fuori dalla provincia di Bergamo. L’arresto dei militari della caserma di Clusone è stato effettuato prima dell’inizio delle lezioni.
A dare il via alle indagini, all’inizio di marzo, sono stati il padre e la madre di uno dei 7 giovani presi di mira dall’africano, che hanno notato l’eccessivo nervosismo del figlio e sono riusciti a fargli confessare quello che lo preoccupava.
Con la collaborazione della scuola, i Carabinieri sono risaliti alle altre vittime, che hanno confermato il racconto del compagno. Stando a quanto accertato dagli investigatori dell’Arma, il marocchino in più occasioni, sempre minacciando di picchiarli, aveva costretto gli studenti ad accompagnarlo con il loro motorino in vari posti. Il giovane è accusato anche di aver ceduto alcune dosi di sostanza stupefacente, pochi grammi di marijuana.
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