Dovrà rispondere di evasione da provvedimenti domiciliari cui era sottoposto e procurato allarme. Mario Ferri era già noto per le sue invasioni nei campi sportivi di mezzo mondo. Ora è stato denunciato dopo essere entrato nel tribunale di Pescara armato di una pistola a salve, di fatto identica a un’arma reale.
Il ventenne è entrato in tribunale e, nascondendo la pistola in una borsa, ha raggiunto prima un’aula in cui era in corso un’udienza al piano terra, poi, salito in ascensore, filmandosi in questo caso armato davanti allo specchio, è arrivato in un ufficio mostrando, sempre pistola alla mano, di poter accedere anche a documenti sensibili. L’obiettivo di Ferri era dimostrare, dopo la sparatoria al Palazzo di giustizia di Milano, la scarsa sicurezza nei tribunali. Sulla sua pagina Facebook il giovane ha pubblicato una foto del “blitz”.
Il “Falco” era sottoposto a provvedimenti cautelari per sentenze precedenti, relative nella maggior parte dei casi all’invasione di campi di calcio. A luglio del 2014 era stato arrestato in Brasile per un’incursione durante Belgio-Stati Uniti. Nel 2011 era stato raggiunto da un provvedimento di Daspo, di 5 anni, per gli eventi sportivi nazionali e non.
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