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Catania, Teatroimpulso, “Harold” improvvisazione teatrale comica

Il format di improvvisazione teatrale più famoso al mondo creato da Del Close dell’ iO Chicago approda finalmente a Catania. Teatroimpulso è la prima compagnia siciliana a proporre questa longform. Mario Guarneri l’ha mutuata direttamente dagli insegnamenti dei più noti docenti del prestigioso teatro statunitense: Jason Shotts e Colleen Doyle. Gli attori, da un singolo suggerimento dato dal pubblico, faranno una sorta di brainstorming da cui scaturiranno le idee per tre scene. Le scene base si intrecceranno sempre di più fino alla scena finale. Punto di partenza saranno sempre le esperienze personali e reali degli attori perché niente è più comico della verità. Tutto nella vita è connesso e gli attori cercheranno di dimostrarlo con questa performance.

 “Il più importante lavoro di gruppo dopo la costruzione delle piramidi”: così Bill Murray definisce l’improvvisazione e in particolare l’Harold.

Costruire ogni sera per poi distruggere. L’Harold è come un Mandala tantrico. Si costruisce a partire dal centro, che nel nostro caso è costituito dal suggerimento dato dal pubblico. Si espande via via e racchiude in un cerchio tutti gli elementi. Lo scopo è quello di trovare un ordine nel caos in modo da collegare il tutto. Inizialmente, gli attori hanno in mano una manciata di sabbia, e con questa devono costruire insieme un disegno. Ognuno aggiunge il suo contributo al contributo del compagno, non ci può essere un granello di sabbia senza quello precedente. E infine, come il Mandala che, dopo essere stato minuziosamente completato viene distrutto, anche l’improvvisazione sparisce perché è qualcosa che sia il pubblico che gli attori devono vivere in quel momento.

Per improvvisare bene ci vuole molto lavoro e ci sono molte regole da seguire. Ma tutte queste regole servono a distruggere le regole. Un po’ come il concetto pubblicitario dell’acqua che elimina l’acqua. Le regole che la cultura, la civiltà e la società ci impongono, ormai, ci sembrano naturali, ma in realtà naturali non sono.

“Nelle nostre magliette abbiamo scritto la frase di Del Close, creatore dell’Harold, che dice: ‘The only rule is that there are no rules. Play without fear’ – evidenzia il regista Mario Guarneri – Recitando senza paura di dire qualcosa di sbagliato, di non molto buono, di poco originale o di sconveniente, abbiamo la possibilità essere ispirati. Nell’improvvisazione non si ha il tempo di progettare quello che si andrà a fare. Tutti i filtri che normalmente attiviamo prima di parlare non hanno il tempo di intervenire e questo ci apre le porte della nostra creatività. John Lennon dice: ‘La vita è ciò che ti accade mentre sei intento a progettare il futuro’, questo è un monito che l’improvvisatore deve tenere bene in considerazione perché noi siamo alla ricerca della vita sul palcoscenico’.

Redazione

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