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Ricerche petrolifere in mare la Basilicata dice no

Su proposta dell’assessore Berlinguer, la Giunta regionale ha approvato, nell’ultima seduta, la delibera che esprime parere contrario al permesso di ricerca in mare proposto dalla società Schluberger Italiana S.p.A.. Il progetto è stato depositato, nel novembre 2014, presso il Ministero dell’Ambiente per attivare il procedimento di V.I.A. nazionale. La stessa documentazione è stata consegnata alla Regione che, come previsto dal d.lgs. 152/2006, ha fornito parere contrario al rilascio del giudizio di Compatibilità Ambientale da parte del Ministero. La legge, infatti, stabilisce che la Regione può esprimere il suo parere anche per le opere già sottoposte a procedimento di V.I.A. nazionale. Il progetto della Schluberger Italiana S.p.A. prevedeva l’acquisizione dei dati sismici in mare attraverso una strumentazione idonea all’identificazione di eventuali giacimenti minerari. Gli interessi minerari nell’area sono, infatti, di due tipi: uno più superficiale l’altro più profondo relativo alla ricerca di gas termogenico. Il metodo sismico che avrebbe dovuto essere utilizzato in mare è l’air-gun: un sistema di prospezione attraverso cui si captano onde a bassa frequenza grazie alla creazione di bolle d’aria compressa che si propagano nell’acqua. E’ una delle tecniche di ispezione dei fondali marini per capire cosa contiene il sottosuolo. “Siamo contrari ad ulteriori estrazioni – ha dichiarato l’assessore Berlinguer – e faremo tutto ciò che è in nostro potere per scongiurare questo pericolo. Dobbiamo andare avanti sulla strada della tutela e valorizzazione delle risorse naturalistiche della Basilicata ed il mare è una di queste. La Regione si pone, infatti, come obiettivo principale la tutela ambientale e la valorizzazione turistica dell’area della fascia jonica, con una pianificazione territoriale conseguente. Tra i progetti si sta ultimando, infatti, il “Piano Regionale delle Coste” che contempla la salvaguardia delle risorse naturali, la difesa del litorale dall’erosione marina, l’utilizzo del demanio marittimo, la salvaguardia degli aspetti ambientali e paesaggistici. E’ in via di approvazione il nuovo “Piano Regionale per l’Utilizzo delle Aree Demaniali Marittime” sino al mare. “Le politiche di un territorio debbono essere coerenti – ha concluso l’assessore Berlinguer – e la valorizzazione turistica ed ambientale delle coste non consente la realizzazione di impianti visibili e impattanti sul paesaggio. Rischieremmo di essere contraddittori con noi stessi”.

Redazione

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