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Sulla sicurezza nucleare non si scherza, in particolare quando si mette a rischio la salute dei cittadini

“Il Governo Renzi smetta di giocare e ci dica una volta per tutte qual è l’intenzione sulla gestione dei lasciti nucleari” lo sostengono i parlamentari m5s delle commissioni Ambiente e Industria di Camera e Senato. “Le indiscrezioni di stampa sull’ipotesi di un ennesimo commissariamento di Sogin ci riportano anni indietro, ad una gestione finita in mano a poche persone che hanno fatto della messa in sicurezza nucleare un vero affare a discapito della salute e delle tasche dei cittadini – si legge in una nota dei pentastellati -. In particolare, si potrebbe verificare un accentramento di potere nelle mani di chi potrebbe gestire gli affidamenti degli appalti in deroga alle normative ordinarie in un quadro regolatorio tra l’altro non ancora completato” precisano. “Il commissariamento di Sogin potrebbe compromettere anche la governance e il funzionale svolgimento dell’attività dei cronoprogrammi di smantellamento degli impianti che attualmente riportano già un eccessivo ritardo – proseguono i parlamentari -. A tali timori si aggiunga che deve essere ancora reso operativo l’Ispettorato per la sicurezza nucleare, il controllore di Sogin, che si è incartato con la nomina a direttore Agostini, un uomo di apparato che non ha i requisiti e le competenze richieste dalla legge”. “Il M5S attende numerose risposte alle interrogazioni presentate in parlamento per chiarire aspetti importanti che riguardano Sogin e la gestione dei rifiuti nucleari, sia sullo smantellamento dei centri che sulla procedura per la realizzazione del deposito nazionale” precisano i 5 stelle. “Se ci sono aspetti torbidi e ingiusti sulla gestione di Sogin riteniamo sia corretto farli emergere. Vanno individuate le responsabilità di chi ha abusato del proprio incarico rispetto alle regole e nel caso ci fossero elementi concreti di colpe è giusto che si intervenga con urgenza alla rimozione del responsabile con la sostituzione di nuove figure professionali di competenza – concludono i parlamentari -. Diversamente, il commissariamento appare inopportuno se non per mantenere una gestione ristretta dell’affare del secolo: quello della sicurezza nucleare”.

Redazione

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