Secondo il pm del tribunale di Cosenza Antonio Tridico che ha coordinato le indagini avrebbero goduto di riconoscimenti fittizi degli esami, qualcuno avrebbe falsificato le firme. Per alcuni i reati sono prescritti. Prima udienza il 14 luglio nel tribunale di Cosenza.
L’inchiesta è partita dalla denuncia dell’ex rettore Giovanni Latorre dopo essere stato informato che un docente della facoltà di Lettere non aveva riconosciuto la sua firma sullo statino di uno studente. Sono partite le indagini, l’acquisizione di numerosi faldoni di documenti, spulciate le posizioni di molti studenti dal 2004 al 2011. Sono emerse irregolarità nell’inserimento dei dati nel sistema informatico, mancanza di libretti e statini. Per gli inquirenti c’era un vero e proprio sistema per cui si formalizzavano esami mai sostenuti dagli studenti. Da qui l’accusa di falso ideologico e materiale oltre che di accesso abusivo al sistema informatico. Ne è seguito un tormentato iter per stabilire il tribunale competente tra Cosenza e Catanzaro, quest’ultimo per il reato di frode informatica. Ora la decisione del rinvio a giudizio e processo a Cosenza.
Infortunio mortale sul lavoro nel Siracusano. Un operaio di 59 anni, originario di Catania, è…
Non ce l'ha fatta Manneh Nafugi. Il diciottenne richiedente asilo originario del Gambia è morto…
Se c’è uno stile che, negli ultimi anni, sta vivendo una grande fortuna, questo è…
La scelta di una crema solare adatta al proprio viso è fondamentale non solo per…
Luca Filipponi, presidente del Menotti Art Festival Spoleto, presenterà gli eventi del 2024 L’AQUILA…
Gruppo San Marco, azienda leader con oltre due decenni di esperienza, continua a ridefinire lo…