Da una prima ricostruzione l’operaio romeno di 41 anni, privo di casco e di corde e catene di protezione, stava lavorando sui ponteggi più alti al terzo piano, per sistemare le funi della gru posta sopra al cantiere, quando ha perso l’equilibrio ed è precipitato al suolo, dentro la recinzione della struttura. Il muratore abitava a Cecchina di Albano, lascia la giovane moglie e una figlia di 10 anni.
L’operaio è morto precipitando dal tetto di un cantiere di una palazzina in costruzione in via Bruno Buozzi a Castelgandolfo. I Carabinieri della stazione di Castelgandolfo avrebbero iscritto nel registro degli indagati almeno tre persone italiane, responsabili a vario titolo della sicurezza del cantiere.
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