Così l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino sul piano recupero antimorosità presentato da Aler che ha portato alla luce casi di inquilini morosi, con un alto reddito non accertato e assegnatari (in un caso) anche di un contributo del Comune.
“Fino a qualche anno fa non veniva effettuato alcun accertamento sul reddito di chi presentava domanda per un sussidio, basando tutto su una mera autocertificazione. I controlli sono partiti con questa Amministrazione proprio per verificare la correttezza delle assegnazioni e hanno portato alla revoca del 20 per cento dei sussidi integrazione al minimo vitale, il contributo bimestrale assegnato a chi vive con la pensione minima, solitamente in un alloggio popolare e usa il contributo per vitto e affitto. Nel corso del 2014 sono stati 3.014 i sussidi assegnati, mentre risultano oggi assegnatari di tale contributo 2.366 anziani dai 60 anni in su”.
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