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Modena, effettuata la pulitura a San Matteo e sul torrente Tiepido

“Gli interventi nei pressi della rotta arginale di San Matteo e sul torrente Tiepido rientrano nel più ampio programma di lavori di messa in sicurezza del nodo idraulico e ripristino della funzionalità dei terreni avviato dopo l’alluvione. In particolare, l’operazione di ripulitura dei fanghi alluvionali vicino alla rottura dell’argine è stata svolta su un terreno privato, a cura dei proprietari. L’intervento di pulitura della vegetazione sulle sponde del Tiepido è stato svolto dal Servizio tecnico di bacino regionale”. Lo ha spiegato l’assessore comunale all’Ambiente Giulio Guerzoni durante il Consiglio comunale di giovedì 22 gennaio rispondendo a due interrogazioni presentate dal Movimento 5 stelle: la prima, illustrata da Elisabetta Scardozzi, chiedeva conto delle modalità e dei costi dell’intervento effettuato nei terreni a ridosso della rottura dell’argine; la seconda, presentata da Luca Fantoni, si è invece concentrata sullo stato del torrente Tiepido e sui lavori di pulitura dalla vegetazione sulle sponde. Sono 52 (per un costo complessivo di 23 milioni di euro) i cantieri già conclusi sugli argini dei fiumi che comprendono anche i lavori di taglio selettivo della vegetazione in alveo, come quello effettuato sui torrenti Tiepido, Grizzaga e Gherbella. Nel dettaglio, come ha precisato l’assessore Guerzoni, l’intervento di pulizia, taglio, esbosco e rimozione della ramaglia sul Tiepido è stato effettuato da un’azienda incaricata dal Servizio tecnico di bacino, a compensazione e quindi a costo zero per la collettività. “I tecnici del Comune – ha aggiunto l’assessore – svolgono comunque con regolarità sopralluoghi sul torrente per tenere costantemente sotto controllo la situazione. Quest’ultimo intervento di manutenzione delle sponde permette alle eventuali piene di passare più velocemente riducendo il rischio di esondazione”. Per quanto riguarda il terreno e i fabbricati che si trovano oltre la statale 12 del Canaletto, vicino alla rotta arginale, questi sono di proprietà privata. Gli interventi in quella zona sono stati due: il ripristino dell’argine effettuato da Aipo, e la rimozione dei fanghi e dei materiali alluvionali esondati effettuata dai proprietari del terreno: “Anche in questo caso non sono stati stanziati fondi pubblici”. Nelle repliche, la consigliera Scardozzi si è detta soddisfatta della risposta, mentre il consigliere Fantoni ha riconosciuto l’evidente risparmio da parte della Regione e ha sottolineato l’importanza della pulizia del torrente in quanto “l’effetto tappo che si era venuto a creare sul Tiepido, in caso di piena, avrebbe potuto portare ad allagamenti”. Il consigliere ha inoltre proposto di utilizzare il sistema Rilfedeur “per la segnalazione diretta dei cittadini all’Amministrazione di situazioni problematiche anche da questo punto di vista”.

Redazione

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