La ragazzina, che si era recata ai primi di novembre al pronto soccorso, aveva riferito ai medici che il giorno del compleanno, approfittando dell’assenza della madre, il patrigno, ubriaco, l’aveva costretta, prima con minacce e poi con la violenza, a un rapporto non protetto.
Il patrigno, un giardiniere ed ex militare di origine salvadoregna, a conoscenza della gravidanza, incitava la minorenne ad attribuire la paternità a qualche “fidanzatino”, minacciandola se avesse rivelato la verità. Dopo la segnalazione del pronto soccorso pediatrico agli agenti dell’arrivo della minorenne in stato di gravidanza affaticata e in sovrappeso, gli investigatori hanno avviato “prolungati accertamenti investigativi sull’indagato e sulle circostanze della violenza, comprese intercettazioni telefoniche ed ambientali”, mentre la ragazzina, insieme con la madre e gli altri figli, sono stati collocati in una struttura protetta.
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