Slowfunding, team d’impresa appena entrato in Bi Cube, l’incubatore di Basilicata Innovazione, parte per un nuovo viaggio all’insegna dell’innovazione: il 4 e 5 dicembre sarà infatti a Sassari, per partecipare alla dodicesima edizione del PNI – Premio Nazionale per l’innovazione. Si tratta di una competition tra quasi 60 progetti d’impresa ad alto contenuto tecnologico, appartenenti ai settori scienze della vita, green e agroalimentare, ICT (tecnologie della comunicazione e informazione) e processi industriali, che saranno presentati ad una giuria formata da esperti del mondo imprenditoriale, finanziario ed accademico. In palio, per ciascuna categoria, 25 mila euro oltre ad alcuni premi speciali che daranno accesso a percorsi formativi o a collaborazioni con i principali istituti attivi nel mondo d’impresa. Slowfunding è una piattaforma web che punta a riattivare immobili di valore abbandonati, progettata da Innocenzo Langerano, Domenico Dimichino, Felice Cifarelli e Lia Brisacani, tre ragazzi lucani e una pugliese accomunati da un percorso di studi e di specializzazione presso l’Università degli Studi della Basilicata e dalla passione per l’architettura. L’idea nasce proprio con il dottorato di ricerca internazionale in “Architecture and Urban Phenomenology”, presso l’Unibas, durante cui i ragazzi lavorano sui temi e le cause del degrado del patrimonio architettonico storico e moderno presente sul territorio italiano. Allora perché non sfruttare le potenzialità di internet per mettere in contatto su una piattaforma web, Slowfunding appunto, i proprietari degli immobili di prestigio in stato di abbandono con piccoli e medi investitori? La piattaforma, attraverso il frazionamento dell’immobile e creando meccanismi di finanziamento basati sul crowdfunding (da crowd, “folla”, per indicare raccolta di fondi da più persone), offre quindi la possibilità a investitori non collegati tra di loro di mettere insieme i capitali per acquistare immobili ad elevate potenzialità e valore e con costi spesso inaccessibili. Quello di Slowfunding è un progetto imprenditoriale che sin dall’inizio non è passato inosservato: ha partecipato infatti alla Start Cup Basilicata 2014, la business plan competition promossa da Basilicata Innovazione con Università degli Studi della Basilicata, Unioncamere Basilicata, Regione Basilicata e Sviluppo Basilicata, entrando nella rosa dei dieci finalisti e aggiudicandosi due premi speciali. A luglio 2014, la partecipazione all’iniziativa di Telecom Italia “Working Capital Accelerator” e la vincita di un grant (finanziamento) di 25 mila euro. Poi l’entrata in Bi Cube, l’incubatore di Basilicata Innovazione, per affinare l’idea d’impresa, definire il modello di business e sviluppare il prodotto. Ultimo, solo per ordine temporale, l’accesso al PNI, una manifestazione di livello nazionale organizzata da PNICube, associazione di atenei italiani e di incubatori accademici, e, per quest’anno, Università degli Studi di Sassari, in cui si ritrovano le migliori idee delle Start Cup regionali. Oltre alla vincita del Premio, non si può che augurare a Slowfunding una nuova serie di successi e la trasformazione da progetto imprenditoriale a start up di successo.
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