“Con lo Sblocca Italia il futuro della Basilicata è compromesso a causa dei progetti di una estrazione selvaggia del petrolio. In spregio ad ogni rispetto dei diritti e dell’ambiente, di piani ambientali per il futuro, il territorio lucano rischia di essere mortificato. L’impatto delle attività estrattive, difatti, è pesante sull’agricoltura ma anche sugli aspetti sociali e sanitari. Inoltre, dal 2000 manca una seria indagine epidemiologica. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha ripetutamente esortato le regioni ad attuare un monitoraggio più severo. A giudicare dalla delegittimazione degli attori territoriali per via dell’art. 38 dello “Sblocca Italia”, non ci sarà più programmazione del Territorio, avendola per i tre/quarti data in concessione alle multinazionali del petrolio. Dovremmo pensare, pertanto, alla Basilicata come giacimento di cultura e potenzialità paesaggistiche, in linea con la scelta di capitale europea piuttosto che come giacimento da cui estratte il petrolio a solo vantaggio delle multinazionali. Il nostro è un appello al Gove rno per una regione che deve decollare.” E’ quanto dichiarano in una nota il Segretario Nazionale di Italia dei Valori Ignazio Messina e Maria Luisa Cantisani, segretaria regionale dell Idv.
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