“Il ministero dello Sviluppo economico prende tempo sulla vertenza Firema sulla proposta di acquisizione arrivata sul tavolo di Via Molise e che, stando a fonti sindacali, presenterebbe i requisiti utili per andare in porto. Questo in estrema sintesi l’esito dell’incontro che si è tenuto oggi a Roma. Entro fine novembre le parti torneranno a incontrarsi. Bocche cucite al ministero sul nome del misterioso acquirente. A quanto si è appurato nel corso del tavolo al Mise si tratterebbe di una new company partecipata da una cordata di imprese: una del settore ferroviario, le altre del settore automotive”. Lo comunicano le segreterie regionali di Fim Fiom Uilm, per le quali “al momento non ci sono elementi per poter dare un giudizio sul ventilato progetto di acquisizione, l’unico ritenuto ammissibile dal ministero delle due proposte arrivate, ma l’auspicio è che il percorso sia rigoroso e che si possa finalmente imboccare la via della risoluzione, restituendo un futuro più sereno ai lavoratori. La Firema – ricordano i sindacati – è in amministrazione controllata dal 2010 e il commissariamento scadrà il prossimo 16 marzo. Dopo questa data si potrebbero spalancare le porte del fallimento. Nello stabilimento di Tito Scalo – uno dei quattro stabilimenti della storica azienda ferroviaria – operano un centinaio di addetti, attualmente in cassa integrazione straordinaria a rotazione”.
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