Ennesimo femminicidio. La donna era sfuggita alla morte due mesi addietro, salvata dai vicini di casa. Questa volta nessuno è arrivato in tempo. L’artigiano di 42 anni l’ha strangolata in casa, al culmine dell’ennesima lite. Poi ha chiamato un amico, confessandogli il delitto, e ha atteso in strada gli agenti che lo avrebbero arrestato pochi minuti dopo.
Lei originaria dei Navigli, lui figlio di un orologiaio di Porta Romana, entrambi di 42 anni, erano stati protagonisti in passato di numerose liti, con lancio di bottiglie e botte.
In una delle ultime liti, lei, con il volto insanguinato, aveva trovato rifugio dai vicini, ma quest’ultima volta lui l’ha uccisa, strangolandola con l’elastico di un portapacchi da auto. Poi il compagno omicida ha prima confessato il delitto a un amico che ha avvertito le forze dell’ordine. Poi si è seduto su una panchina in attesa dell’arresto.
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