La prassi “di ricoverare pazienti in reparti differenti da quelli propri di competenza, i cosiddetti “ricoveri in appoggio”, non è più tollerabile, perché sottopone le attività ad un sovraccarico lavorativo”. E’ quanto sostengono, in una nota, i sindacati medici congiunti (Anaao, Cgil, Cisl, Uil, Fassid, Anpo, Aaroi), secondo i quali “anche in un momento difficile per la nostra azienda ospedaliera San Carlo di Potenza, come quello che stiamo vivendo per la nota vicenda della Cardiochirurgia, è indispensabile proseguire il confronto con la dirigenza su diverse situazioni da migliorare assolutamente”. “A ben vedere tale consuetudine – proseguono i rappresentanti sindacali – rispecchia l’atteggiamento irriguardoso che la dirigenza continua a mantenere nei confronti dei professionisti del San Carlo, ai quali chiede di incrementare le attività senza però incidere sulla cronica carenza di personale e di mezzi”. Anche “sulla problematica che riguarda il rischio clinico, il comportamento della direzione è stato insoddisfacente, limitandosi a promuovere attività formative teoriche, ma senza alcuna verifica sul campo delle situazioni a rischio. La recente vicenda della Cardiochirurgia ha messo a nudo l’esistenza di difficoltà piuttosto diffuse”. I sindacati, infine, fanno sapere che si stanno preparando “alla mobilitazione generale”.
Gli agricoltori e le associazioni ancora una volta si rivolgono a Occhiuto e Gallo I…
Un Primo Maggio "pazzo" al "Ceravolo" dove il big match di Serie B è stato…
Effettuare i lavori di ripristino e manutenzione degli alloggi di edilizia popolare sfitti, perché vengano…
L'olio di CBD, acronimo di cannabidiolo, è diventato un argomento di grande interesse e discussione…
Una vicenda che sembra quasi incredibile. Un bimbo di quattro mesi è ricoverato in rianimazione…