Il brutto tempo e la crisi economica. Le troppe promesse e tante tasse. Mix “micidiali” per il settore balneare. In ginocchio gli stabilimenti che registrano cali delle presenze fino al 70% rispetto allo stesso periodo del 2013. A lanciare l’allarme il Sindacato Italiano Balneari, che stima 400 milioni persi e 50 mila lavoratori giornalieri a casa.
L’Italia di Matteo Renzi rinuncia sempre di più al mare. Secondo il Sindacato Italiano Balneari il “crollo” non risparmia nessuna regione. Le situazioni più critiche si registrano in Campania (-40% a giugno e -70% a luglio) e Marche (-35% e -60%), Liguria e Toscana.
Unica nota positiva il ritorno dei turisti stranieri sui litorali del Friuli Venezia Giulia e Veneto.
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