“Come comandanti li ritengo inadempienti, dunque vadano a fare altro”. Così il Prefetto Giovanni Bruno “liquidando” Angelo Surace e Filippo Nesci, che comandano, rispettivamente, la polizia provinciale e quella comunale. A loro carico il Prefetto ha firmato l’ordine di revoca della qualifica di operatori di pubblica sicurezza.
A scatenare la “bufera” sarebbe stata quindi l’inottemperanza da parte di Nesci e Sorace di una sua recente, precisa e perentoria disposizione di assicurare un’adeguata sorveglianza alla stazione ferroviaria di Vibo-Pizzo, teatro di continui furti ed episodi di microdelinquenza. Tale disposizione era stata ufficializzata dal Prefetto nel corso di una seduta del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, i cui componenti l’avevano unanimemente condivisa, assegnandone l’esecuzione proprio agli agenti della municipale e della provinciale.
Ora “costoro dovranno fare altro. Hanno dimostrato di non essere in grado – afferma il Prefetto ai media locali – di ottemperare ad una disposizione della massima autorità di pubblica sicurezza della provincia, dunque non possono più stare al loro posto. Gli agenti che vedo in giro? Potevano benissimo essere utilizzati nel servizio che prefetto, questore e comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza avevano ritenuto e ritengono indispensabile, come dimostrano le tante segnalazione, lamentele e denunce”.
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