L’agente di 47 anni si è suicidata. Avrebbe puntato contro di sé l’arma di ordinanza e poi ha fatto fuoco, appena cominciato il turno di lavoro all’interno degli uffici della Questura. La Questura di Pesaro ha diffuso una nota sul suicidio di un’assistente capo della Polizia di Stato annunciando che “sono in corso accertamenti finalizzati ad individuare le motivazioni del tragico gesto della dipendente, coniugata, madre di una ragazzina di 14 anni e persona estremamente riservata, seria e molto stimata dai superiori e dai colleghi per le proprie doti umane e professionali”.
L’agente Maria Rosaria Caruso, originaria della Provincia di Benevento, era da molti anni in forza alla Divisione Anticrimine della Questura di Pesaro Urbino. “Si trovava sola nel luogo di lavoro ed il cadavere veniva rinvenuto da alcuni colleghi, sopraggiunti poco dopo per intraprendere il servizio” conclude la nota.
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