La squadra mobile di Caltanissetta ritiene di avere impedito l’esplosione di una faida interna alla famiglia Rinzivillo mirante a conquistarne i ruoli di comando. L’accusa, a vario titolo, nei confronti dei tre indagati è di associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga. Tra gli arrestati figura un ex collaboratore di giustizia, che, rientrato a Gela all’inizio dello scorso mese di maggio, avrebbe tentato, con la complicità di un suo fedelissimo, di riprendere la guida del clan mafioso, nel frattempo occupata da un proprio nipote. Agguati e intimidazioni sarebbero stati studiati per raggiungere l’obiettivo.
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