Presentati a Chicago, durante il convegno internazionale di oncologia dell’ASCO, i risultati di uno studio clinico sul mesotelioma, unico al mondo, effettuato a Siena, dall’Immunoterapia Oncologica dell’AOU Senese, diretta dal dottor Michele Maio. Si tratta del secondo studio condotto con un particolare agente terapeutico, il tremelimumab, somministrato a uno specifico gruppo di pazienti con dosi differenti rispetto al primo studio clinico, già pubblicato dal gruppo del dottor Maio su Lancet Oncology nel 2013.
“Mi congratulo con il dottor Maio e tutta la sua équipe – è il commento dell’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – per un risultato che ancora una volta pone la sanità toscana, e la ricerca in campo sanitario, ai vertici internazionali”.
“I risultati sono più che positivi – spiega Maio – perchè il controllo e la stabilità della malattia sono passati dal 30% del primo studio, che abbiamo condotto tra il 2009 e il 2011, a circa il 50% dello studio effettuato tra il 2012 e il 2013”. Anche in questo secondo studio i pazienti su cui è stata condotta la sperimentazione sono 29 e tutti con mesotelioma già trattato, con fallimento della chemioterapia. “L’arruolamento dei pazienti – aggiunge l’oncologa Luana Calabrò che ha coordinato lo studio – si è concluso a luglio del 2013 e, grazie agli ottimi risultati ottenuti, si è già aperto un terzo studio, di tipo registrativo ed internazionale”.
Lo studio è stato condotto a Siena su pazienti provenienti da tutta Italia ed è stato reso possibile anche grazie al supporto dell’AIRC – Associazione Italiana Ricerca sul Cancro e dell’ITT – Istituto Toscano Tumori della Regione Toscana. “Grazie ai risultati ottenuti a Siena – conclude Maio – l’azienda proprietaria di questo nuovo agente terapeutico ha investito ingenti risorse per sperimentare il nuovo farmaco su 580 pazienti che saranno trattati in circa 180 centri in tutto il mondo. Un bel risultato per la nostra oncologia, per la sanità toscana e per le associazioni che continuano a investire nella ricerca sui tumori e, in particolare, sul mesotelioma, malattia causata dall’esposizione all’amianto e che ha colpito e continua a interessare molti lavoratori”.
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