Sono 3.543 i lavoratori, appartenenti a 231 aziende del territorio, che ad oggi hanno attivato finanziamenti bancari a tasso zero e costo zero come anticipo delle competenze di cassa integrazione. Questo è stato possibile grazie al “Protocollo per il sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in difficoltà” attivato per la prima volta nel 2009 e che ora si rinnova fino al 31 gennaio 2015.
Il grande utilizzo dello strumento, associato al persistere di un’economia locale e nazionale con ancora numerose criticità, hanno indotto i soggetti firmatari – Provincia, Comuni, INPS, Istituti di Credito del territorio, Sindacati – a proseguire con l’operatività del Protocollo. Attraverso l’attività del tavolo tecnico è stato così possibile negli ultimi 5 anni garantire ai lavoratori l’anticipo della cassa integrazione ordinaria e straordinaria e del contratto di solidarietà attraverso un affidamento bancario di 6000 euro massimo a lavoratore, erogati con cadenza mensile sulla base dell’importo effettivamente spettante. I lavoratori che richiedono e ottengono l’anticipo sono più della metà dei lavoratori delle aziende per cui si è chiesta l’attivazione, con un tasso di adesione di circa il 57%. L’attività del Tavolo è stata molto intensa per i primi 18 mesi stabilizzandosi negli anni 2011-12, mentre nel 2013 il trend ha ricominciato a crescere confermando l’andamento anche nei primi mesi di quest’anno.
La maggior parte delle aziende che fanno richiesta di attivazione del Protocollo appartengono al settore manifatturiero (63,6%), ma sono in progressivo aumento le aziende del settore delle costruzioni (13,9%) che ha risentito notevolmente della crisi economica. Fra le 147 imprese manifatturiere, 73 sono del settore metalmeccanico, 27 del settore carta-stampa-editoria e 15 del settore tessile-abbigliamento.
La distribuzione territoriale delle aziende vede una prevalenza delle aree della prima cintura bolognese e della pianura (63,6%), tuttavia anche la città e la montagna sono significativamente presenti.
Dal punto di vista della dimensione, troviamo principalmente piccole aziende, colpite fortemente dalla crisi economica a partire dall’ultimo trimestre 2008. In generale, la maggior parte delle aziende per le quali è stato attivato il Protocollo presentano una grave situazione finanziaria conseguenza dell’acuirsi e del protrarsi di crisi di settore (es. comparto del motociclo e settore edile) ma soprattutto a seguito della generalizzata crisi economico finanziaria e produttiva mondiale che ha portato ad operare delle ristrutturazioni di organico e talvolta anche alla cessazione dell’attività.
Delle aziende per le quali è stato attivato il Protocollo ben 105 su 231 sono attualmente in liquidazione o in procedura concorsuale, in alcuni di questi casi le procedure di scioglimento delle società sono intervenute successivamente all’attivazione del Protocollo che comunque ha mantenuto la sua validità.
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