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L’acqua di tutta Firenze è depurata

L’Arno fiorentino è da oggi interamente depurato. A meno di un anno dalla inaugurazione e consegna dei lavori per il secondo lotto, l’Emissario in riva sinistra (Ersa) è terminato e ha cominciato a collettare le acque reflue di circa 120 mila abitanti all’Impianto di depurazione di San Colombano. Si tratta di un’opera fondamentale per la tutela dell’ambiente e per la città di Firenze che termina in anticipo rispetto alla tabella di marcia prevista ad inizio lavori. Il costo complessivo dell’opera è di 71,5 milioni di euro, comprensivo anche dei costi per la messa in sicurezza e la bonifica di un’immensa area grande come 15 campi di calcio, utilizzata nei decenni scorsi come discarica abusiva di rifiuti dell’edilizia e del dopo-alluvione di Firenze, individuati lungo il tracciato. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato tra gli altri il presidente del Consiglio, il vicesindaco di Firenze, capo struttura dell’unità di missione contro il dissesto idrogeologico di Palazzo Chigi, i vertici di Publiacqua. La realizzazione di Ersa è stata possibile grazie anche al Protocollo di intesa siglato nel 2010 tra Regione Toscana, Autorità Idrica Toscana (ex Autorità di Ambito Ottimale n. 3 Medio Valdarno), Provincia di Firenze, Comune di Firenze, Comune di Scandicci e Publiacqua Spa, che ha permesso di definire e superare le difficoltà autorizzative che spesso opere del genere incontrano. L’opera consiste nell’interramento di una tubazione che corre per 6,8 km lungo l’asse principale sull’argine dell’Arno. A questa si aggiunge una conduttura di un metro di diametro lunga 600 metri, che raccoglie i reflui che scaricano attualmente nel Fosso degli Ortolani e sono collettati anche gli scarichi di Bagno a Ripoli per 20.000 abitanti. La rapidità di esecuzione dei lavori è stata possibile grazie all’innovativa tecnologia di scavo acquistata in Germania, che sfrutta il cosiddetto ‘blindaggio lineare’. Questo sistema consente di posizionare i pannelli di contenimento all’interno dello scavo in modo semplice, rapido ed efficace. Le travi che sostengono i pannelli lasciano sufficiente spazio per calare i tronconi di tubo in totale sicurezza, agevolando il lavoro degli operai e dei macchinari impiegati. La tariffa idrica attuale (240 euro in media l’anno iva inclusa) contiene tutti i costi dell’opera come quelli delle altre opere strategiche del territorio dei 46 Comuni di Publiacqua e quindi non è previsto il suo aumento. Il progetto Ersa ha avuto un grande impatto anche dal punto di vista occupazionale. In un momento di crisi generalizzata e di precarietà, infatti, alla realizzazione del grande emissario hanno lavorato oltre 200 persone tra personale di cantiere e indotto.

Redazione

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