Una dipendente dell’Agenzia delle Entrate di Padova, 61 anni, in servizio presso la segreteria generale Area Riscossioni, è stata arrestata dalla Guardia di Finanza per aver preso del denaro da un imprenditore garantendogli di bloccare o differire nel tempo delle cartelle esattoriali di notevole importo. L’accusa è di induzione indebita a dare e promettere utilità, un nuovo reato che corrispondeva alla concussione per induzione. La donna è stata raggiunta da un provvedimento restrittivo emesso dalla magistratura padovana. La vicenda è emersa nell’ambito di un controllo, nei mesi scorsi, delle Fiamme gialle in un’azienda dell’alta padovana. Svolgendo la verifica fiscale i finanzieri hanno appreso che all’imprenditore la dipendente dell’Agenzia delle Entrate avrebbe proposto, nel 2012, un appianamento della forte esposizione debitoria al fisco, assicurando un suo interessamento sulle cartelle esattoriali di Equitalia. L’indagata avrebbe chiesto del denaro: 16 mila euro li avrebbe incassati in tre tranche, stando agli accertamenti svolti dagli stessi finanzieri attraverso un’indagine patrimoniale dell’indagata che ora è agli arresti domiciliari. La dipendente era già stata sospesa dal lavoro da un mese. Lo precisa la direzione regionale del Veneto dell’Agenzia delle Entrate.
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