Lo ha stabilito il Gip di Milano Gianfranco Criscione che ha derubricato il reato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale, riconoscendo a Righi l’attenuante della provocazione. Davide Guglielmo Righi è stato provocato dal tassista Alfredo Famoso. È quanto emerge dal decreto di convalida del fermo depositato dal giudice per le indagini preliminari Gianfranco Criscione, che ha riconosciuto al consulente informatico l’attenuante della provocazione.
I pubblici ministeri Maria Teresa Latella e Alberto Nobili avevano contestato all’indagato l’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale, ritenendo in sostanza che Righi, nel colpire Famoso al volto con una confezione di bottiglie d’acqua, abbia accettato il rischio di ucciderlo. Secondo il gip, invece, la morte del tassista non era né voluta, né prevista dal consulente.
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