Una casa per i padri separati. Un appartamento, con tre camere da letto, per offrire loro un rifugio, una “casa” dove un papà possa incontrare il proprio figlio. La Giunta, su proposta dell’assessore alla Casa, Giovanni Battista Di Masi ha concesso l’utilizzo di un appartamento di quelli destinati all’edilizia residenziale pubblica all’Associazione padri separati per la realizzazione del progetto “Convivenza Padri separati senza Abitazione”. La delibera permette la permanenza di padri separati che, a causa delle loro vicende giudiziarie derivanti da provvedimenti provvisori e sentenze di separazione, abbiano perso la loro casa e si trovino in situazioni economiche disagevoli tali da costringerli a vivere in macchina, per strada o in alloggi di fortuna. Situazioni queste creano disagio e impediscono ai padri di poter svolgere in modo adeguato la loro funzione di genitore.
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