Si era stancato di aver a che fare con professioniste del sesso, così a un’ex squillo, barista al Portello, aveva chiesto aiuto per contattare ragazzine. Lei gli aveva procurato il primo contatto con una studentessa. Il sesso era completo e filmato con la telecamera installata dal professionista nell’apparecchio tv. Grazie al passaparola i contatti si erano presto moltiplicati. Ora molte delle vittime giovanissime sono in terapia psicologica.
Il commercialista-tributarista è finito nel registro degli indagati per violenza sessuale, molestie telefoniche, minaccia e tentata estorsione. Nel cellulare del commercialista le ragazze erano classificate con nomignoli come “Stupenda”, “Bijoux” o “Fuocovivo”.
Una studentessa ventiduenne, padovana, la scorsa estate ha presentato una denuncia contro un anziano che la tormentava con messaggi e foto sul telefonino. Con quell’uomo, ha dichiarato la ragazza, anni prima aveva avuto rapporti a pagamento. L’anziano la minacciava dicendole che avrebbe messo sul web i filmati di quei rapporti. Da qui l’avvio delle indagini e la scoperta di quell’appartamento al Portello nel quale le ragazzine si prostituivano. Le vittime dai 15 ai 20 anni, convocate dagli inquirenti avrebbero confermato gli incontri.
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