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Firenze, defibrillatori sui campi di calcio

Colonnine di pronto soccorso presso tutti i campi di calcio e corsi per abilitare il numero maggiore possibile, tra dirigenti, tecnici e addetti ai lavori in generale, all’utilizzo del defibrillatore. Sono i punti chiave del progetto ‘Mi stai a cuore’, iniziativa, promossa dal Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti, dal Settore Giovanile e Scolastico toscano e dalle Misericordie della Toscana con il sostegno della Regione, presentata stamattina nell’Aula Magna del Centro Tecnico Federale di Coverciano. É intervenuto anche l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni.

“Due grandi mondi, quello del volontariato e quello del calcio dilettantistico, – ha detto l’assessore – collaborano per potenziare la tutela della salute dei calciatori ed aumentare la sicurezza negli impianti sportivi. É un altro importante passo in avanti che si compie in questa direzione, al quale anche la Regione ha deciso di collaborare”. Il progetto fa parte di un percorso che, nel 2009, vide la Regione fornire alle società toscane 140 defibrillatori, grazie alla collaborazione con il Comitato regionale toscano della Lega Nazionale Dilettanti presieduto da Fabio Bresci. Un percorso che prevedeva corsi di abilitazione in collaborazione con le strutture del 118 della Toscana. Già nel 2006, fra Regione e Comitato regionale toscano, era in atto un accordo per intervenire con immediatezza e competenza in caso di infortuni accaduti in campo. Furono così istituiti corsi di formazione di primo intervento, rivolti a dirigenti e tecnici, i cosiddetti ‘soccorritori sportivi’, con lezioni tenute da personale medico del 118.

Successivamente la Regione seguì la dotazione, a tutte le società, di un kit di primo soccorso che comprendeva anche il pallone Ambu o pallone autoespandibile. “Le società – ha aggiunto Marroni – furono dotate anche delle stecco-bende, ma rimaneva da affrontare il problema più spinoso: quello dei malori legati a problemi cardiaci. Partirono perciò i corsi per abilitare i volontari del calcio dilettanti all’utilizzo del defibrillatore e, con l’obiettivo di creare un numero sempre maggiore e territorialmente radicato di persone preparate e autorizzate a usare il BLS-D (Basic Life Support and Defibrillation), vennero abilitati anche dirigenti e tecnici di società”. Il 118 di Arezzo, diretto dal dottor Massimo Mandò, ha rappresentato il punto cardine di tutto il processo. “Adesso – ha concluso Marroni – un ulteriore step, ma non quello finale, è l’accordo con le Misericordie della Toscana con il progetto che è stato presentato oggi, per posizionare sui campi di calcio colonnine di pronto soccorso collegate con le centrali operative di pronto intervento e con l’istituzione di ulteriori corsi di formazione BLS –D”.

Redazione

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