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Ricerca toscana, robot sottomarini per recuperare tesori e pitture in 3D per chi non vede

“Due progetti all’apparenza lontani ma in realtà ispirati allo stesso obbiettivo: aumentare e migliorare la conoscenza”. Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega a istruzione e ricerca – su un convegno che si svolge a Firenze (Aula Magna Rettorato Università, in piazza San Marco 4 con inizio ore 9:30. Fra i saluti quelli del rettore Alberto Tesi) nella mattina di questo venerdì 17 gennaio per presentare i risultati di due progetti di ricerca scientifica portati avanti dal sistema toscano e co-finanziati dalla Regione nell’ambito del programma PAR-FAS: uno (il “T-VedO”) per aiutare non vedenti e ipovedenti a godersi un’opera d’arte; l’altro (il “THESAURUS”) per individuare, censire e documentare manufatti e relitti subacquei di valore archeologico, storico artistico ed etnoantropologico.

Con “THERAURUS” si intende un acronimo (“Tecniche per l’esplorazione sottomarina archeologica mediante l’utilizzo di robot autonomi in sciami”) che rinvia alla progettazione e alla sperimentazione di robot subacquei autonomi (AUV) per la ricognizione di fondali di interesse archeologico con strumenti ottici, acustici e magnetici. Sotto la direzione della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, l’area di applicazione del progetto è costituita dalle acque marine della provincia di Livorno: acque ricche di testimonianze archeologiche e storiche che i piccoli robot potranno indagare, scendendo fino a una profondità di 250 metri, per capire cosa ancora si può trovare su quei fondali.

L’altro progetto di ricerca (“T-VedO”) ha lo scopo di sviluppare un sistema integrato di modellazione virtuale e prototipale in grado di trasformare opere d’arte pittoriche (dunque bidimensionali) in modelli 3D sia virtuali che fisici permettendo così la  fruizione alle persone affette da disturbi alla vista. Obiettivo fondamentale del progetto  è colmare le lacune ancora oggi presenti, in particolare nel caso dei musei di arte pittorica: qui, infatti, mancano tecnologie avanzate per creare oggetti in tre dimensioni partendo da immagini in due.

Dopo la presentazione dei due progetti,è prevista una tavola rotonda (ore 11:45, fra i relatori in programma Cristina Acidini e Salvatore Settis) su “risultati e sfide” nel rapporto fra beni culturali e nuove tecnologie. L’iniziativa è organizzata da Regione, Università di Firenze, Scuola Nazionale superiore, centro Piaggio.

Redazione

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