“I dipendenti del depuratore della ditta Giuzio, pur avendo minacciato l’interruzione del servizio, non hanno avuto nessun riscontro dei pagamenti relativi alle mensilità arretrate”. E’ quanto si legge in una nota della Fp Cgil. “Il personale – si legge ancora – non ha più nemmeno le risorse per recarsi al lavoro e sarà inevitabile l’astensione con tutti i rischi all’ambiente che ne potrebbero conseguire. La Fp Cgil chiede al nuovo Presidente della Regione Basilicata un immediato intervento per la risoluzione della vicenda. “Non è più possibile mantenere in piedi una struttura che, di fatto, per svolgere il proprio ruolo, affida la gestione dei servizi quasi completamente all’esterno, come nel caso del depuratore – conclude la Fp Cgil – con un notevole aggravio di spesa a carico dei contribuenti senza dare seguito ai dettati dell’art. 173 del decreto legislativo 152/06, che consente la internalizzazione del servizio con notevoli risparmi per Acquedotto Lucano”.
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