La Digos ha ispezionato abitazioni di persone che potrebbero essere legate agli ultimi episodi di violenza avvenuti nelle vicinanze del cantiere di Chiomonte. L’attività è coordinata dai Pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo. Per la prima volta ad attivisti No Tav viene contestata l’accusa di attentato per finalità terroristiche o di eversione. È sulla base di questa accusa che i Pm hanno disposto le perquisizioni. Gli episodi a cui si fa riferimento sono i ripetuti attacchi al cantiere di Chiomonte precedenti a quelli del 19-20 luglio.
L’accusa fa riferimento all’assalto al cantiere dello scorso 10 luglio, quando gli appartenenti alle Forze dell’Ordine furono costretti a uscire dalle reti del cantiere per poi essere presi di mira con bombe carta, petardi e pietre lanciati ad altezza d’uomo. Secondo la Procura, tale modalità di attacco configurerebbe finalità terroristiche ed eversive.
Nelle perquisizioni a Torino e in Val Susa sono stati sequestrati pc e telefoni cellulari.
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