Il meccanismo consente di evitare che a pagare per le banche in difficoltà siano gli Stati, spesso rischiando il collasso come nel caso di Cipro. “E’ un buon compromesso nella direzione dell’unione bancaria, contribuisce a spezzare il circolo vizioso tra rischio sovrano e rischio bancario”, ha commentato su twitter il Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni al termine dell’Ecofin. Si è trovato un compromesso tra chi come Francia e Gran Bretagna volevano più flessibilità, cioé la possibilità di scegliere da soli a chi far pagare il conto delle banche che falliscono, e quelli come la Germania che invece volevano regole uguali per tutti.
In base al meccanismo definito, quando una banca fallisce, a rimetterci saranno in prima battuta gli azionisti, poi gli obbligazionisti meno assicurati, e infine i depositi, fatti salvi quelli sotto i centomila euro che sono garantiti da una direttiva europea.
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