Gli arrestati sono imprenditori bergamaschi del settore immobiliare. Sono tutti accusati di omicidio premeditato. La vittima è Roberto Puppo, 42 anni, di Levate. Fu ucciso il 24 novembre 2010 nel Nord est del Brasile a colpi di pistola. La polizia brasiliana, alcuni giorni dopo il delitto, aveva arrestato quattro brasiliani (tra cui una donna e un ragazzino), considerati i sicari. Da subito non era sembrato un omicidio di una rapina finita male.
I militari dell’Arma sono risaliti ai mandanti che sarebbero i tre bergamaschi, conoscenti della vittima. I tre, che dal punto finanziario navigavano in cattive acque, per far fronte a una ingente perdita negli affari di quasi 200 mila euro avrebbero escogitato un piano, far firmare alla vittima cinque polizze assicurative sulla vita per un totale di 1.150.000 euro, indicando come beneficiari loro stessi e incassare così i soldi dell’assicurazione. Puppo, che a sua volta aveva problemi economici, era stato convinto ad andare nell’ottobre del 2010 in Brasile perché avrebbe trovato un buon lavoro. Invece nel Paese sudamericano l’uomo incontrò la morte.
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