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Udine, inaugurazione prima fascioteca del Friuli Venezia Giulia

Due mamme su tre, nel mondo, quando si spostano tengono il loro bambino addosso. Sulla schiena, sul fianco, pancia a pancia. Legandoli con i più svariati tipi di stoffa. E ora anche in Italia, dove da 150 anni imperversa il passeggino, si sta diffondendo la fascia porta bebè. Ecco perché giovedì 18 aprile alle 10, nella sede dell’associazione culturale Amigdala, in via Ampezzo 52 a Udine, sarà inaugurata la prima fascioteca del Friuli Venezia Giulia.

L’idea porta la firma di Chiara Marzari, una mamma appassionata di babywearing, con la collaborazione dell’associazione Amigdala. Proprio Chiara ogni giovedì dalle 10 alle 12 metterà a disposizione diversi tipi di supporti (dalla fascia elastica a quella ad anelli, dal mei tai al podaegi) e offrirà alle mamme i consigli sulle tecniche di base del portare. I genitori potranno anche prendere in prestito le diverse fasce, testarle e capire quale è più adatta alle loro esigenze. “I benefici – spiega – sono moltissimi, dimostrati anche scientificamente. Quando i bambini sono appena nati la vicinanza con la mamma li rende molto tranquilli. Si tratta di supporti particolarmente indicati nei bambini prematuri perché il contatto con i genitori è fondamentale”.

Tra i tanti tipi di supporto, però, è difficile orientarsi. “Non ne esiste uno che vada bene per tutti, anche se la fascia lunga rigida è lo strumento più versatile. Per questo credo che la cosa migliore sia toccare con mano i diversi supporti e scegliere in base alle esigenze. Nei negozi non sono in vendita, da qui la difficoltà di molti genitori a scegliere. Con la fascioteca abbiamo voluto dare un servizio ai genitori che intendono scoprire questo mondo”. Nessuno scopo di lucro, dunque, solo il desiderio di far conoscere alle mamme e ai papà un altro punto di vista. Quello del babywearing.

In fascia possono essere portati i bambini da appena nati, fino a circa tre anni, cambiato posizione a seconda dell’età. Da quella a culla, fino a quella sulla schiena.“Rispetto al passeggino – afferma ancora Marzari – la comodità, soprattutto in un contesto urbano, è fuori discussione. Quando ci sono scale, gradini o barriere architettoniche, avere il proprio bambino nella fascia è comodissimo. Anche perché le mani sono sempre libere. E per i bambini è il passaggio più naturale dopo la vita intrauterina”.

Per informazioni: e-mail: marzarichiara@yahoo.it Pagina Facebook: Fascioteca Udine

Redazione

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