In città non si ha diritto neanche più alla morte. L’inquinamento dei suoli del cimitero San Brunone, a ridosso dello stabilimento Ilva, infatti, impedisce da giorni le nuove sepolture perché i necrofori della cooperativa “Ancora” che devono scavare il terreno, non hanno a disposizione le speciali mascherine con filtri prescritte dal medico del lavoro.
Tre salme sono ospitate nelle celle frigorifere del cimitero. Proprio nel quartiere Tamburi, da tempo ai bambini è vietato di giocare nelle aree verdi non pavimentate.
”La situazione è drammatica. Non c’è giorno in cui non faccio una diagnosi di tumore”. Gennaro Viesti, primario pneumologo della casa di cura Villa Verde di Taranto, lancia il grido di allarme per tutte le malattie respiratorie in occasione della manifestazione organizzata in città contro l’inquinamento dell’Ilva.
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