Agli investigatori della Polizia c’è voluto quasi un anno di indagini per incastrare una 40enne spezzina dedita al borseggio cittadino. La donna, “specializzata” in furti di portafogli, nel mettere a segno i suoi colpi, si serviva dell’aiuto di una complice: una bambina di soli sette anni. La donna, sfruttando la piccola e la naturale vivacità che i bambini di quell’età possono avere, aveva messo a punto un modus operandi preciso. La 40enne entrava nei negozi con la bimba e sfruttava una situazione di confusione creata ad arte: se era la piccola a distrarre le commercianti, allora la donna sottraeva i portafogli dalle borse delle commesse, altrimenti era la bambina a infilarsi sotto il bancone in cerca delle borse delle negozianti. Il primo colpo risale all’aprile dello scorso anno; da allora, la 40enne è riuscita in un’altra decina di colpi. I poliziotti hanno ricostruito il modus operandi della donna grazie ai filmati delle telecamere di alcuni negozi. A incastrare la 40enne, però, non sono state le immagini dei negozi ma quelle del bancomat; mentre la donna effettuava due prelievi da 500 euro, il suo volto è stato ripreso dalle videocamere e, successivamente, mostrato alle vittime. La 40enne è stata denunciata con l’accusa di utilizzo fraudolento di carta di credito.
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