Grande festa nelal centro della capitale Pristina, quattro anni e mezzo dopo la dichiarazione unilaterale d’indipendenza dalla Serbia. L’Isg ha annunciato che il suo scioglimento sarà proclamamto nel tardo pomeriggio di oggi, comportando l’accesso alla piena sovranità del Kosovo. La fine della “sorveglianza internazionale” era stata decisa a inizio luglio dall’Isg in una riunione a Vienna. L’Isg è costituito da 25 paesi, tra cui Stati Uniti e Turchia, che sostengono, nonostante la ferma contrarietà di Belgrado, l’indipendenza dell’ex provincia serba a maggioranza albanese, proclamata il 17 febbraio 2008 su in territorio che nel 1998-99 aveva già conosciuto la guerra tra i ribelli indipendentisti albanesi e le forze serbe.
Il mediatore Onu Martti Ahtisaari concordò con le parti un processo di accesso all’indipendenza del Kosovo “sotto sorveglianza internazionale”, cioè dell’Isg, con un’amministrazione Onu, processo poi respinto da Belgrado, la cui ostilità ha impedito che il regime entrasse in vigore nel nord del Kosovo, dove vive il grosso della minoranza serba, il 10% degli 1,8 milioni di kosovari.
Il miglioramento delle relazioni con Pristina è la principale condizione perchè la Serbia, che a marzo ha ottenuto lo status di candidato alla Ue, possa ottenere una data per l’apertura dei negoziati di adesione. La decisione dell’Isg non cambia nulla per le missioni in corso. Eulex, polizia e giustizia Ue, il cui mandato è stato prorogato fino al 2014, e Kfor, forza Nato in Kosovo.
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