Al Teatro Antico di Taormina arriva la gitana Carmen

Prima Carmen, poi Carmina Burana, poi ancora le stelle del New York City Ballet. Si succedono a ritmo serrato gli eventi programmati al Teatro Antico di Taormina dalla quarta edizione del Bellini Festival, fondato e diretto nel 2009 da Enrico Castiglione. Grande musica, ma anche grande danza, che rappresenta un capitolo importante nella programmazione realizzata al Teatro Antico dal vulcanico regista e direttore artistico. Dopo il successo del balletto La bella addormentata, il prossimo appuntamento è per il 10 agosto alle 21,30, con un’avvincente versione tutta danzata di Carmen, altra riuscitissima produzione del Balletto del Sud, creato e diretto da Fredy Franzutti.

            Il coreografo pugliese, tra i più affermati in campo internazionale, procede ad un’originale rivisitazione dell’eroina resa immortale dal francese Prosper Mérimée e ancor più dalla popolarissima musica del suo connazionale Georges Bizet. In questi capolavori, Carmen è ambientata (nel testo come nella versione musicale) in una Spagna letta da un punto di vista non autoctono. Ovvero da autori francesi che ne colorano la componente esotica, aumentando il fascino delle caratteristiche tipiche della tradizione popolare di una terra che fu crocevia di popoli e culture (musulmani, cristiani ed ebrei).

          Alle musiche di Bizet si affiancano peraltro quelle di altri autori d’oltralpe (Albeniz, Chabrier e Massenet) che guardano nella stessa maniera il paese e il popolo spagnolo dalla raffinatissima Parigi. E tutt’ora invariato, nelle produzioni teatrali o cinematografiche contemporanee, è il modo in cui Carmen, Don José e gli altri personaggi vivono il fato, il destino avverso, la superstizione, la passione, il tradimento, la gelosia fino all’omicidio d’onore.

          Franzutti fa tesoro di questo ampio materiale e sceglie un tessuto musicale composito, mirato a sostenere un’azione coreografica intensa e vorticosa, che si ripropone di ottenere una soggiogante tensione narrativa, peraltro mai fine a se stessa, come è nella concezione stessa della danza che il coreografo ha fatto propria. Suo merito è anche il mirabile equilibrio con cui fonde la matrice accademica con gli spunti di modernità e con la componente di folklore mai oleografica, trascorrendo dalla trascinante “farandola” agli appassionati “passi a due”, affidati ai virtuosi Elena Marzano e Carlos Montalvan.

            La grande danza programmata dal Bellini Festival riserva ancora un appuntamento assolutamennte da non perdere, il 14 agosto con il gala di stelle del New York City Ballet, la leggendaria compagnia fondata e diretta da George Balanchine, poi affiancato da JeromeRobbins, altro gigante della coreografia del Novecento.

            Né mancheranno gli eventi dedicati alla grande musica, che riassumiamo in rapida successione. L’11 agosto al Teatro Antico di Taormina verranno eseguiti i Carmina Burana di Carl Orff, nella versione originale per soli, coro, due pianofortie percussioni. Dirige Massimo Incarbone, il Coro Lirico Siciliano, che si è già distinto nella Norma proposta in luglio dal Bellini Festival, è istruito dal maestro Francesco Costa. L’organico prevede ancora il Coro di Voci Bianche “V. Bellini” dell’Istituto “G.Parini”, il Coro di Voci Bianche “Merry Melodies” dell’Istituto “Cavour” e il Coro di Voci Bianche dell’Istituto Verga; maestro del coro di voci bianche è Daniela Giambra. Pianisti solisti Gianfranco Pappalardo Fiumara e Roberto Carnevale che nella stessa serata eseguiranno a quattro mani anche brani e parafrasi da Norma. Completano il cast l’Ensemble di Percussioni “Percussio Mundi” e i solisti vocali Salvo Di Salvo (baritono), Alberto M. A. Munafò (controtenore), Lina Privitera e Giovanna Collica (soprani).

            Il 5 settembre sarà la volta del celebre violinista Salvatore Accardo. Parallelamente la programmazione offre appuntamenti di rilievo anche a Catania, dove il 4 settembre al Teatro romano è prevista l’esibizione dell’altro eccelso violinista italiano, Uto Ughi. Per la prima volta i due sommi violinisti verranno ospitati senza soluzione di continuità dalla stessa manifestazione in due location così prestigiose. Si tratta, com’è ovvio, di artisti che non hanno bisogno di presentazioni, il cui suono e la cui espressività incantano da mezzo secolo il pubblico, sedotto dalle vibrazioni dei preziosi Stradivari e Guarneri del Gesù che li accompagnano nelle loro straordinarie performance.

            Il Festival proseguirà a Catania dove il 18 settembre, nell’Auditorium delle Ciminiere, si esibiranno i Salzburger Solisten con il soprano Karin Wolfbauer in un suggestivo accostamento Bellini-Schubert, mentre il 23 settembre al Teatro romano avrà luogo la Maratona Belliniana di sinfonie, ouvertures e arietratte dal repertorio operistico del genius loci.L’intero programma si può consultare sul sito www.bellinifestival.org. Biglietti in vendita presso il circuito di Box Office Sicilia (www.ctbox.it info: 095 7225340).

Redazione

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