Un effetto domino dalle conseguenze economiche disastrose. Se verrà confermato il sequestro dell’Ilva di Taranto e, conseguentemente la chiusura dell’impianto, dovranno chiudere anche gli stabilimenti di Genova e Novi Ligure che dipendono dalla struttura pugliese.
Non usa mezzi termini il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, nel corso di un’audizione. “Il provvedimento del Gip – ha spiegato – è chiaro e netto, impone la chiusura degli impianti. Se dovesse essere mantenuto si chiude l’Ilva di Taranto ma anche Genova e Novi Ligure che sono riforniti da Taranto”. Lo stabilimento di Taranto, ha spiegato, “fa la prima lavorazione dell’acciaio che poi trasmette agli altri stabilimenti ed impianti che procedono alle ulteriori lavorazioni”. “Certo è – ha concluso il neo presidente dell’Ilva – che la chiusura sarebbe un evento tragico e decisivo per la vita dell’azienda”.
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