In manette Giovanni Salvatore Melluso, il pentito bugiardo noto come “Gianni il bello” che aveva accusato falsamente Enzo Tortora di essere un boss della camorra, tra le quattro persone arrestate dai carabinieri di Sciacca in provincia di Agrigento nel corso di un blitz antiprostituzione denominato “Portobello”, con un riferimento alla popolare trasmissione del presentatore.
I provvedimenti, uno di custodia cautelare in carcere e tre agli arresti domiciliari, sono stati firmati dal Gip del Tribunale di Sciacca che ha contestato il reato di sfruttamento della prostituzione. Sequestrati anche due immobili dove secondo l’accusa avvenivano gli incontri erotici a pagamento.
Gli indagati avrebbero gestito un giro con il sistema delle “escort in tour”, donne che si spostano periodicamente da una casa d’appuntamenti all’altra. Con Melluso sono stati arrestati sua moglie Raffaella Pecoraro, e Pellegrino Grisafi e Stefano Giovanni Ernesto.
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