L’evento, patrocinato dalla Provincia di Catania e sostenuto dai consiglieri eletti nel collegio di Acireale, è stato presentato al Villaggio Turistico Cucaracha dal vice presidente dell’Amministrazione provinciale, Ruggero Razza, dal vice presidente del Consiglio provinciale, Carmelo Giuffrida, insieme al titolare della Cucaracha, Enzo Fargione, al commissario del Corpo forestale della Regione Siciliana, Vincenzo Crimi, al presidente dell’associazione Pro Natura Mare Nostrum, Michele Palazzo, al presidente dell’associazione di volontariato Oikos, Paolo Di Vita, e a Carmelo Nicoloso, responsabile per il Mezzogiorno d’Italia del Comitato Parchi, in presenza del consigliere provinciale Enzo D’Agata che ha collaborato all’iniziativa.
«Dobbiamo tutti essere grati a padre Pio Guidolin perché ci ha dato oggi la possibilità di immergerci nella spensieratezza dei ragazzi di villaggio S. Agata – ha affermato il vice presidente della Provincia, Ruggero Razza -. Ai tanti giovani impegnati in iniziative molto significative, i ‘Giochi senza Frontiere’ della parrocchia consentono di apprendere un messaggio importante: ci si diverte, perché è estate, ma bisogna sempre legare ai momentino di gioia quelli apprendimento e crescita individuale». Così, Razza, ha voluto sottolineare l’apprezzamento dell’Ente e la vicinanza del presidente Giuseppe Castiglione alla cerimonia di apertura dei ‘Giochi senza Frontiere’ organizzati dalla parrocchia Santa Croce del villaggio S. Agata a Catania.
Il fitto programma prevede, nel tardo pomeriggio di tutta la settimana, varie attività ludico-sportive, che si svolgeranno nella sede della parrocchia, dove i gruppi si confronteranno in competizioni a squadre rappresentando simbolicamente le diverse nazioni europee. L’obiettivo è creare un’aggregazione socio-culturale per unire una realtà periferica particolarmente degradata della città di Catania con alcune comunità del Veneto e della Spagna. Oltre alle attività sportive sono in programma diverse iniziative per scoprire gli ambiti naturalistici più importanti del comprensorio etneo, con particolare attenzione alle aree del Parco dell’Etna e della Riserva naturale Orientata di Fiume Fiumefreddo.
«Quest’anno abbiamo pensato di portare i ragazzi sull’Etna in territorio di Maletto, anziché a Piano Vetore dove siamo stati lo scorso anno – ha detto il vice presidente del Consiglio provinciale, Carmelo Giuffrida -. Proseguiremo la nostra meditazione in memoria del progetto “Le care montagne che parlano di Dio” tanto amate da Papa Wojtyla, in un luogo dove recentemente è stato realizzato un centro di educazione ambientale intitolato a Padre Alfredo Longhitano, legato da un profondo affetto al Beato Giovanni Paolo II».
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